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Domande al Pediatra

Il mio bambino di 4 anni deve farsi operare per un’ernia bilaterale in laparotomia. Più che l’intervento mi preoccupa l’anestesia.



Dopo che il chirurgo e la famiglia hanno deciso di fare l’intervento, quest’ultima incontrerà l’anestesista pediatrica per una visita preoperatoria. Durante questo incontro la famiglia ha la possibilità di porre domande e sollevare eventuali preoccupazioni. L’anestesista informerà personalmente sulla procedura e sui diversi tipi di anestesia. L’obiettivo principale di questo incontro consiste nell’impedire che i piccoli pazienti ed i loro genitori abbiano paura o incertezze .

Per ogni intervento viene scelto e concordato di volta in volta l’anestesia più adattata al bambino.

Nel caso di un intervento per un’ernia bilaterale in laparotomia in un bambino di 4 anni, l’anestesia più adatta è quella combinata, che consiste in una leggera anestesia generale in respiro spontaneo associata con un’anestesia parziale. In questo caso si tratta di un’anestesia caudale che viene effettuata quando il bambino dorme. Per anestesia caudale si intende l’introduzione di anestetico locale a livello dello iato sacrale, spazio compreso fra osso sacro e coccige dove non è più presente il midollo spinale. L’anestetico somministrato produce una perdita di sensibilità, ma non di motricità. Molti interventi in chirurgia pediatrica vengono effettuati con un’anestesia caudale.

L’anestesia loco-regionale, associata ad una leggera anestesia generale, comporta minori interferenze sulle funzioni vitali. Le complicazioni severe sono molto rare. Gli effetti collaterali minori sono nausea e vomito. L’incidenza delle complicanze può essere aumentata dalla presenza di fattori personali quali malattie concomitanti e tipologia di intervento (complessità, durata o intervento effettuato in emergenza / urgenza).

Per la sicurezza dell’anestesia il bambino deve essere a digiuno e deve presentarsi per un intervento elettivo senza tosse, febbre e diarrea.

Dopo l’intervento dell’ernia il bambino dormirà ancora per un po’ e si sveglierà assieme ai genitori in ospedale di giorno. Quando è ben sveglio potrà bere, mangiare e andare a casa. Per controllare il male postoperatorio verranno consegnati a casa degli antidolorifici. L’intervento non dovrebbe causare troppi dolori, che inizialmente saranno ancora coperti dall’anestesia caudale.

Per eventuali ulteriori informazioni non esitate a parlarne con il vostro pediatra di famiglia che vi indicherà un anestesista pediatrico per rispondere alle vostre domande.



Dr.ssa Barbara Schild, Caposervizio anestesia pediatrica ORBV